UIMEC UIL - Unione Italiana Mezzadri e Coltivatori Diretti

23/07/2021

Pesca, urge ammortizzatore sociale stabile e specifico per rispondere a esigenze del settore

Dichiarazione della segretaria generale Uila Pesca Enrica Mammucari

“Ringraziamo la Sottosegretaria Nisini per aver ascoltato il grido di dolore proveniente dalle marinerie di tutta Italia che si aspettano azioni determinanti e decisive dalle Istituzioni e dalla politica. Oggi più che mai abbiamo bisogno di una misura di sostegno al reddito stabile per tutte le fattispecie di sospensione dell’attività lavorativa che siano indipendenti dalla volontà del datore di lavoro”.

Così Enrica Mammucari, segretaria generale Uila Pesca, al termine del Consiglio Nazionale al quale è intervenuta la sottosegretaria al Lavoro Tiziana Nisini.

“In questo difficile momento, aggravato dal perdurare dell’emergenza sanitaria, è indispensabile che l’ammortizzatore sociale, oltre ad essere strutturato, sia in grado di rispondere alle specificità e ai bisogni del settore” ha proseguito Mammucari. “L’impegno deI ministro Orlando ad introdurre l’ammortizzatore nella pesca è importantissimo, ma esso non può prescindere dalla considerazione che il maggior numero di giornate di inattività è causata dai periodi di fermo obbligatorio imposti per legge ed attualmente indennizzati con una misura di sostegno al reddito collegata ogni anno alla Legge di Bilancio che non dà risposte adeguate”.

La segretaria generale ha poi ricordato come la politica europea, con una costante riduzione delle giornate di attività, stia mettendo a rischio la sostenibilità economica delle imprese, compromettendo di conseguenza la tenuta dei livelli occupazionali. “Nell’ultimo ventennio politiche miopi orientate al solo perseguimento di obiettivi di sostenibilità ambientale hanno determinato la drastica riduzione di imprese e lavoratori. Ma siamo convinti che il colpo letale per la pesca italiana sarà inflitto dagli ultimi regolamenti emanati bypassando le democratiche procedure previste e senza una vera analisi del loro impatto economico e sociale. Noi siamo fermamente convinti, ed insieme a noi i pescatori, della necessità di tutelare l’ambiente marino, ma non possiamo accettare la narrazione che vede nella pesca l’origine di tutti i mali, senza mai considerare tutti gli altri fattori inquinanti, ben più dannosi per le risorse ittiche.”

“Urge quindi che il nostro Paese” ha concluso Mammucari “il più interessato a tutelare la pesca nel Mediterraneo, metta in campo misure che contrastino con ferma decisione la morte di un settore economico strategico sia per l’approvvigionamento di cibo di qualità, sia per il suo forte valore storico, culturale, antropologico ed ambientale, e con risvolti importanti sul turismo e il benessere delle nostre comunità costiere”.

Nel corso del Consiglio Nazionale Giorgio Gallizioli, responsabile politiche comunitarie Uila Pesca, ha tenuto un approfondimento sullo stato dell’arte delle politiche europee relativamente alla pesca nel Mediterraneo.
Il consiglio ha inoltre votato all’unanimità l’ingresso in segreteria nazionale di Maria Laurenza.

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