UIMEC UIL - Unione Italiana Mezzadri e Coltivatori Diretti

09/12/2014

Mazara: in 5 anni persi 1.500 posti di lavoro

L'ALLARME: Marineria di Mazara, è crisi: "In 5 anni persi 1500 posti di lavoro"
di Salvatore Giacalone
A dirlo il sindacalista Tommaso Macaddino (Uilapesca). Necessaria l’alleanza tra i ricercatori ed i pescatori

MAZARA. «Nella marineria di Mazara del Vallo, negli ultimi 5 anni, si sono persi circa 1500 posti di lavoro a causa dei natanti demoliti e, conseguentemente, dell’indotto». Lo afferma il sindacalista della Uila Uil, Tommaso Macaddino, che annuncia per giorno 20 un incontro, organizzato dal sindacato, durante il quale si affronteranno le tematiche relative alla crisi e alla sicurezza a bordo dei pescherecci.

La crisi della pesca coinvolge la città, si riflette sul tessuto economico e paralizza molte attività, come il commercio e le attività artigianali in primo luogo. In città chiudono negozi e botteghe, la disoccupazione nel terziario è a vista d’occhio. Basta fare una passeggiata in corso Umberto, il salotto della citta, per notare le decine di saracinesche abbassate. Di fronte a questo quadro disarmante i pescatori di Mazara oggi vivono un presente pieno di incertezze e contraddizioni, bisognoso di un profondo ripensamento, per la stessa sopravvivenza dell'attività. A far soffrire il settore, il caro gasolio, le nuove tabelle d’armamento per i pescherecci e, non ultimo, la diminuzione del pescato. Problemi assillanti che vivono ogni giorno i marittimi che non sanno più a quale santo votarsi per uscire dalla crisi. Inoltrandosi anche nel mare della Grecia, di Cipro ed anche più giù, alla ricerca di pesce pregiato per restare nel mercato.

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