UIMEC UIL - Unione Italiana Mezzadri e Coltivatori Diretti

13/05/2022

“Salva mare”, prima risposta positiva per un settore a rischio sopravvivenza

Dichiarazione della segretaria generale Uila Pesca Enrica Mammucari

“La legge “Salva mare” è un prima e positiva risposta al malessere dei pescatori italiani che vivono l’inquinamento come un nemico quotidiano del loro lavoro e un aggravio della sua redditività. Di fatto, la legge riconosce il ruolo “ecologico” dei pescatori e la loro azione di tutela dell'ambiente e del mare inquinato”.

Così la segretaria generale Enrica Mammucari commenta l'approvazione, in via definitiva al senato per “consensus” (nessun voto contrario), del ddl n. 1571-b, “disposizioni per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne e per la promozione dell'economia circolare”.

“Finora” spiega Mammucari “il pescatore che pescava in mare rifiuti prodotti da altri e li portava a terra, doveva farsi carico dei costi di smaltimento, rischiando anche di essere multato per la loro detenzione e trasporto a bordo. La legge ribalta questa situazione paradossale, prevedendo misure premiali nei confronti del comandante del peschereccio che conferisce i rifiuti pescati in mare”.

La legge, infatti prevede un riconoscimento ambientale attestante l'impegno dei pescatori nel rispetto dell'ambiente e per la sostenibilità della pesca.
“Ci auguriamo” prosegue Mammucari “che nella definizione delle procedure, modalità e condizioni per l'attribuzione di questo riconoscimento ambientale, sia ascoltata la voce dei protagonisti e venga valorizzata l’attività di raccolta rifiuti dell’impresa di pesca”.

La Uila Pesca, inoltre, nel ringraziare il parlamento per l’approvazione della legge, ricorda al governo l’urgenza di intervenire sugli altri problemi che stanno mettendo a rischio la sopravvivenza stessa dell’impresa ittica e di tutto il settore: in particolare, rendendo esigibile la Cisoa pesca e individuando misure di sostegno per mitigare l'incremento del costo del gasolio.

“È indispensabile, infine” conclude Mammucari “che al giusto riconoscimento del ruolo ambientale del pescatore, segua un’altra importante conquista etica e sociale: riconoscere il carattere usurante dell’attività di pesca”.

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